sabato, Luglio 27, 2024

Un miliardo “esentasse”!

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Il 2023 ha segnato un’escalation senza precedenti nel fenomeno del ransomware, colpendo il 66% delle organizzazioni globali e generando perdite economiche significative, in particolare nei settori finanziario e sanitario. Il settore sanitario ha speso circa 125 miliardi di dollari per difendersi da queste minacce, riflettendo l’impatto devastante di questi attacchi sulle infrastrutture critiche.

Le statistiche di Varonis, Sophos e Cybereason non solo illustrano l’ampiezza del problema ma anche la direzione che le organizzazioni devono prendere per mitigare il rischio di future incursioni. L’adozione di misure preventive, combinata con una forte cultura della sicurezza a tutti i livelli aziendali, sarà cruciale per combattere efficacemente la minaccia del ransomware nei prossimi anni.

Il settore finanziario ha subito perdite enormi, con il costo medio di una violazione dei dati che ha raggiunto i 5,9 milioni di dollari. Le organizzazioni colpite hanno dovuto affrontare non solo danni economici diretti ma anche danni alla loro reputazione, con il 53% delle aziende che ha riportato un impatto negativo sul proprio brand.

Una delle statistiche più allarmanti è che l’80% delle vittime che hanno pagato un riscatto ha subito nuovi attacchi, spesso con dati recuperati solo parzialmente e in forma corrotta. Questo ciclo vizioso evidenzia la persistenza dei cybercriminali e l’inefficacia di pagare il riscatto come soluzione a lungo termine. Cybereason ha rilevato che il 46% delle aziende ha recuperato dati parzialmente corrotti dopo il pagamento del riscatto, complicando ulteriormente la gestione del post-attacco.

Di fronte a questa minaccia crescente, le organizzazioni stanno potenziando le loro strategie di sicurezza. L’investimento in tecnologie avanzate di sicurezza informatica e la formazione del personale sono diventati essenziali. La prevenzione attraverso la simulazione di attacchi e l’educazione continua del personale sono strumenti critici per rafforzare la resilienza contro il ransomware. L’importanza di un approccio proattivo è sottolineata anche da esperti del settore, che consigliano audit regolari per identificare e mitigare le vulnerabilità.

La lotta contro il ransomware richiede un impegno coordinato a livello globale, che coinvolga governi, settore privato e individui. Solo attraverso un approccio collaborativo sarà possibile proteggere le infrastrutture critiche e garantire la sicurezza delle informazioni in un mondo sempre più digitalizzato. Questa necessità di collaborazione è stata ribadita in numerosi forum internazionali e conferenze sulla sicurezza.

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