lunedì, Settembre 16, 2024

Un ecosistema in espansione, un bersaglio invitante (dati sul cloud)

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Negli ultimi anni, il cloud computing ha rivoluzionato il modo in cui archiviamo e gestiamo i dati. La sua praticità, flessibilità e scalabilità ne hanno fatto una scelta sempre più popolare per aziende e privati. Tuttavia, questo crescente ecosistema digitale ha anche attirato l’attenzione dei cybercriminali, che lo vedono come un terreno fertile per i loro attacchi.

Assicurazione Cyber per salvaguardare le aziende nella nuova era digitale

Secondo il Rapporto annuale sulla sicurezza dei dati sul cloud, diffuso dalla Thales, i dati sul cloud sono diventati i principali bersagli degli attacchi informatici. Le statistiche sono allarmanti: il 66% delle aziende utilizza più di 25 applicazioni SaaS e quasi la metà (47%) dei dati aziendali archiviati nel cloud è sensibile. Nonostante questi rischi, i tassi di crittografia dei dati rimangono bassi: meno del 10% delle aziende cripta l’80% o più dei propri dati sensibili nel cloud.

Le minacce più comuni e le loro conseguenze

Le tipologie di attacchi che colpiscono i dati sul cloud sono diverse e subdole. Tra le più frequenti troviamo:

  • Attacchi basati sul phishing e sull’ingegneria sociale: I cybercriminali tentano di ingannare gli utenti per indurli a rivelare credenziali di accesso o a scaricare malware sui propri dispositivi. Questo può portare alla compromissione di account cloud e al furto di dati sensibili.
  • Attacchi di tipo ransomware: I dati vengono crittografati e resi inaccessibili agli utenti, che vengono poi ricattati per ottenere il pagamento di un riscatto per il loro sblocco. Questi attacchi possono causare gravi danni finanziari e operativi alle aziende.
  • Attacchi basati su vulnerabilità: I cybercriminali sfruttano falle di sicurezza nei sistemi cloud per accedere ai dati. Questo può avvenire attraverso l’hacking di account, l’esecuzione di codice dannoso o l’intercettazione delle comunicazioni.
  • Attacchi insider: I dipendenti o gli ex dipendenti con accesso ai dati cloud possono utilizzarli per scopi illeciti, come il furto di informazioni o il sabotaggio dei sistemi.

Le conseguenze di un attacco informatico ai dati sul cloud possono essere devastanti per le aziende e i privati. Oltre ai danni finanziari diretti, possono verificarsi:

  • Perdita di reputazione: La compromissione dei dati sensibili può danneggiare gravemente la fiducia dei clienti e dei partner.
  • Interruzione dell’attività: L’accesso negato ai dati può causare gravi ritardi o addirittura l’interruzione delle attività aziendali.
  • Danni legali: Le aziende possono essere soggette a sanzioni e risarcimenti per la violazione dei dati.

La sicurezza dei dati sul cloud è una responsabilità condivisa tra i fornitori di servizi cloud e i loro clienti. I fornitori devono garantire la sicurezza della loro infrastruttura e dei loro sistemi, mentre i clienti devono adottare misure adeguate per proteggere i propri dati. Ecco alcune buone prassi per la sicurezza dei dati sul cloud:

  • Scegliere un fornitore di servizi cloud affidabile: Assicurarsi che il fornitore abbia una comprovata esperienza in materia di sicurezza e che adotti misure di sicurezza adeguate per proteggere i dati.
  • Crittografare i dati sensibili: La crittografia rende i dati illeggibili per chi non dispone della chiave di decrittazione.
  • Utilizzare password forti e abilitare l’autenticazione a due fattori: Le password forti e l’autenticazione a due fattori rendono più difficile per i cybercriminali accedere ai dati.
  • Effettuare backup regolari dei dati: I backup regolari consentono di ripristinare i dati in caso di attacco.
  • Mantenere il software aggiornato: Le patch di sicurezza correggono le vulnerabilità che possono essere sfruttate dai cybercriminali.
  • Formare i dipendenti sulla sicurezza informatica: I dipendenti devono essere consapevoli dei rischi informatici e sapere come proteggere i dati.
  • Avere un piano di risposta agli incidenti: Un piano di risposta agli incidenti definisce le azioni da intraprendere in caso di attacco informatico.

La sicurezza dei dati sul cloud è un tema complesso e in continua evoluzione. È importante rimanere informati sulle ultime minacce e adottare le misure di sicurezza adeguate per proteggere i propri dati. Il panorama delle minacce informatiche ai dati sul cloud è in continua evoluzione. Accanto alle tipologie di attacco già descritte, negli ultimi anni ne sono emerse di nuove, ancora più sofisticate e pericolose. Tra queste:

  • Attacchi basati sull’intelligenza artificiale: I cybercriminali utilizzano l’intelligenza artificiale per automatizzare gli attacchi, identificare i punti deboli nei sistemi cloud e prendere di mira specifici utenti o aziende.
  • Attacchi alla supply chain: I cybercriminali attaccano i fornitori di servizi cloud per ottenere accesso ai dati dei loro clienti.
  • Attacchi basati sul cloud computing quantistico: Sebbene il cloud computing quantistico sia ancora agli inizi, gli esperti avvertono che potrebbe essere utilizzato per rompere le attuali tecnologie di crittografia e accedere ai dati sensibili.

La risposta del settore

Normative e standard di sicurezza, sono stati sviluppati. Tra i più importanti:

  • GDPR (General Data Protection Regulation): Il GDPR è un regolamento europeo che impone alle aziende di adottare misure adeguate per proteggere i dati personali dei cittadini europei
  • ISO 27001: ISO 27001 è uno standard internazionale per la gestione della sicurezza delle informazioni. Definisce i requisiti per implementare un sistema di gestione della sicurezza informatica efficace
  • NIST Cybersecurity Framework: Il NIST Cybersecurity Framework è una guida elaborata dal National Institute of Standards and Technology (NIST) degli Stati Uniti per aiutare le organizzazioni a gestire i rischi informatici.

Il ruolo fondamentale della collaborazione

La sicurezza dei dati sul cloud è una sfida che richiede la collaborazione di tutti gli attori coinvolti: fornitori di servizi cloud, clienti, governi e organizzazioni di ricerca. È necessario condividere le informazioni sulle minacce, sviluppare nuove tecnologie di sicurezza e promuovere l’adozione di best practice per la protezione dei dati.

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