Mario Tchou, più italiano di molti italiani. Ingegnere e informatico di origine cinese, è stato una figura di spicco nel panorama scientifico e tecnologico italiano del XX secolo. Nato a Roma nel 1924, ha dedicato la sua breve ma intensa vita allo sviluppo dell’elettronica e, in particolare, alla realizzazione dei primi calcolatori elettronici in Italia.
Gli inizi e l’incontro con l’Olivetti
Figlio di un funzionario dell’ambasciata cinese presso il Vaticano, Tchou si forma in Italia, dimostrando fin da giovane una spiccata attitudine per la matematica e le scienze. La sua carriera professionale lo porta ben presto all’Olivetti, un’azienda che in quegli anni stava vivendo un periodo di grande fermento innovativo.
L’Elea: un progetto ambizioso
All’Olivetti, Tchou viene coinvolto in un progetto ambizioso: la realizzazione di un calcolatore elettronico completamente italiano. Nasce così l’Elea, un acronimo che sta per “Elettronica Olivetti calcolatrice elettronica automatica”. Tchou diventa il responsabile tecnico del progetto, mettendo a frutto le sue conoscenze e la sua creatività.
L’innovazione epocale
Elea non è solo un calcolatore, ma rappresenta una vera e propria rivoluzione tecnologica. È il primo calcolatore elettronico a transistor realizzato in Italia, e uno dei primi al mondo. Le sue caratteristiche tecniche lo rendono un’apparecchiatura all’avanguardia, capace di eseguire calcoli complessi a una velocità mai vista prima.
Un successo internazionale
Questo calcolatore riscuote un grande successo, sia in Italia che all’estero. Viene venduto a numerose aziende e istituti di ricerca, contribuendo a diffondere la cultura informatica nel nostro Paese. L’Olivetti, grazie all’Elea, si afferma come una delle aziende leader nel settore dell’elettronica a livello mondiale.
Una vita interrotta troppo presto
Purtroppo, la vita di Mario viene interrotta prematuramente nel 1961, a soli 37 anni, a causa di un tragico incidente stradale. La sua scomparsa è una grave perdita per l’Italia e per il mondo scientifico.
L’eredità
Nonostante la sua breve vita, l’ingegnere ha lasciato un’eredità importante. L’Elea è solo uno dei suoi tanti successi. Ha contribuito a far nascere in Italia una cultura dell’innovazione e ha ispirato generazioni di ingegneri e informatici. Mario Tchou è stato un pioniere dell’informatica italiana, un genio che ha anticipato i tempi. Il suo lavoro all’Olivetti ha contribuito a far sì che l’Italia diventasse un protagonista della rivoluzione informatica. La sua storia è un esempio di come la passione, la creatività e la tenacia possano portare a risultati straordinari.