La Legge di Bilancio 2025 in fase di approvazione introduce alcune modifiche significative per le imprese italiane, in particolare attraverso tre emendamenti chiave che riguardano le misure di Transizione 4.0, la nuova Transizione 5.0 e l’IRES premiale. Di seguito, una panoramica sintetica dei tre punti principali e una spiegazione chiara delle novità.
Modifiche e proroghe per Transizione 4.0
Transizione 4.0 è un piano che incentiva gli investimenti delle imprese in tecnologie abilitanti (automazione, digitalizzazione, IoT, robotica, ecc.) e in formazione del personale su competenze digitali. Attraverso il meccanismo del credito d’imposta, le aziende possono ridurre il proprio carico fiscale in proporzione agli investimenti effettuati e rendicontati.
Cosa cambia con la Legge di Bilancio 2025
- Proroga degli incentivi: Viene estesa la validità dei crediti d’imposta per gli investimenti in beni materiali 4.0 e software 4.0. Questa proroga permette alle imprese di sfruttare più a lungo gli incentivi, incentivando ulteriori investimenti in digitalizzazione e automazione.
- Nuove aliquote: Gli emendamenti prevedono una rimodulazione delle aliquote, che possono variare a seconda del tipo di bene e dell’ammontare della spesa. L’obiettivo è stimolare l’adozione di tecnologie avanzate, garantendo al contempo un ritorno adeguato sull’investimento per le aziende.
- Formazione 4.0: Confermata l’attenzione al capitale umano, con la possibilità di usufruire di un credito d’imposta per la formazione del personale. Tuttavia, si prevedono nuovi criteri di rendicontazione e un tetto massimo per le spese ammissibili, così da garantire un uso più mirato ed efficace delle risorse pubbliche.
Effetti per le imprese
La proroga e la ridefinizione delle aliquote stabiliscono un quadro più stabile per chi intende avviare o completare i propri progetti di trasformazione digitale. Le imprese potranno pianificare meglio gli investimenti, sapendo di poter contare su un credito d’imposta ancora valido nel tempo e adattato alle proprie esigenze tecnologiche.
Introduzione della Transizione 5.0
Verso un modello umanocentrico e sostenibile: La Transizione 5.0 segna un’evoluzione dell’approccio 4.0, spostando l’attenzione su aspetti come la sostenibilità ambientale, la valorizzazione del capitale umano e la resilienza delle catene di fornitura. Con questa misura, il legislatore intende promuovere tecnologie e processi produttivi che non siano soltanto digitalizzati, ma anche rispettosi dell’ambiente e centrati sulle persone.
Principali caratteristiche:
- Sostenibilità: Tra le spese ammissibili, si dà rilievo agli investimenti che riducono l’impatto ambientale, come l’adozione di fonti energetiche rinnovabili, la gestione intelligente dei rifiuti, la riduzione dei consumi e l’ottimizzazione dei processi.
- Innovazione sociale e benessere dei lavoratori: Vengono introdotti criteri premiali per le aziende che migliorano le condizioni di lavoro e integrano soluzioni di ergonomia, sicurezza e inclusione digitale.
- Flessibilità e resilienza: La Transizione 5.0 agevola investimenti che rendono le imprese più agili e capaci di affrontare eventuali crisi, come ad esempio sistemi di produzione modulari e reti di fornitura diversificate.
Vantaggi per le aziende:
Adottare questo nuovo modello potrebbe garantire un posizionamento più competitivo a lungo termine, poiché la sostenibilità e l’attenzione alle persone rappresentano fattori sempre più apprezzati sul mercato. In più, vengono previsti crediti d’imposta specifici e altre forme di incentivazione per chi investe in questa direzione
IRES premiale
Meccanismo che consente di applicare un’aliquota ridotta dell’Imposta sul Reddito delle Società (IRES) alle imprese che rispettano determinate condizioni. L’idea alla base è premiare le aziende che dimostrano comportamenti virtuosi, come il reinvestimento degli utili nella crescita interna, l’aumento dell’occupazione, l’impegno in progetti di ricerca e sviluppo, o altre iniziative di valore strategico per l’economia nazionale. Qui le novità introdotte.
- Condizioni di accesso più stringenti: Gli emendamenti approvati definiscono criteri più dettagliati che le imprese devono soddisfare per ottenere l’aliquota agevolata. Tra questi rientrano parametri come la spesa in R&D, la formazione del personale, la riduzione dell’impatto ambientale e la parità di genere.
- Aliquota variabile: A seconda del livello di “virtuosità” raggiunto e dimostrato dalle imprese, l’aliquota IRES premiale può differire, premiando maggiormente chi investe con determinazione in innovazione, sostenibilità e crescita responsabile.
- Procedure di monitoraggio e rendicontazione: Per evitare abusi, saranno introdotte procedure di controllo più rigorose, con la richiesta di documentazione periodica per dimostrare il rispetto delle condizioni previste.
Impatto sul tessuto produttivo
La prospettiva di un’aliquota IRES ridotta rappresenta un’opportunità per migliorare la competitività delle imprese, stimolando al contempo investimenti in aree strategiche. Le aziende che intendono innovare e crescere in modo sostenibile potranno beneficiare di un alleggerimento fiscale, mentre chi non rispetta i requisiti rischierà di restare escluso o di dover restituire i vantaggi goduti.
Concludendo, la nuova legge di Bilancio 2025, attraverso i tre emendamenti, cerca di dare continuità alle iniziative di sostegno alle imprese, aggiungendo però un’attenzione crescente alla sostenibilità, al ruolo del capitale umano e alla responsabilità sociale.