Un recente studio condotto da Kaspersky mette in luce l’entità dei danni economici causati dai cyberattacchi alle aziende industriali nella regione EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa).

Secondo l’indagine, la maggior parte delle aziende industriali ha subito perdite superiori a 1 milione di dollari per ogni attacco informatico. In particolare, quasi il 10% degli intervistati ha stimato danni superiori a 5 milioni di dollari nell’arco di due anni. Queste cifre evidenziano la gravità delle conseguenze economiche derivanti da violazioni della sicurezza informatica.
Distribuzione dei costi associati agli attacchi
I costi derivanti da un cyberattacco si suddividono in diverse categorie:
- Risposta agli incidenti: circa il 23,7% delle spese totali è destinato alla gestione dell’incidente, sia attraverso risorse interne che tramite fornitori esterni.
- Perdita di fatturato: rappresenta il 20,7% dei costi, dovuta all’interruzione delle attività e alla perdita di opportunità di business.
- Tempi di inattività non pianificati: costituiscono il 18,5% delle spese, influenzando direttamente la produttività e l’efficienza operativa.
- Danni a beni e attrezzature: comportano il 14,6% dei costi, includendo la riparazione o la sostituzione di macchinari danneggiati.
- Scarti e perdite di inventario: rappresentano il 10,2% delle spese, derivanti da prodotti difettosi o materiali inutilizzabili a causa dell’attacco.
- Pagamenti di riscatti: costituiscono il 7,6% dei costi, in caso di attacchi ransomware che richiedono il pagamento per il ripristino dei dati.
- Altri costi: includono spese legali, consulenze e comunicazioni pubbliche, rappresentando il 4,7% delle spese totali.
Settori maggiormente colpiti
L’analisi ha evidenziato che i settori dell’energia, dei servizi pubblici, della produzione e dei trasporti sono tra i più vulnerabili agli attacchi informatici. La crescente interconnessione tra i sistemi IT (Information Technology) e OT (Operational Technology) ha ampliato la superficie di attacco, rendendo questi settori particolarmente suscettibili a violazioni della sicurezza.
Strategie di mitigazione e prevenzione
Efficaci per proteggere le aziende industriali dai cyberattacchi:
- Segmentazione della rete IT/OT
- Descrizione: Separare fisicamente e logicamente le reti IT e OT per limitare il movimento laterale delle minacce.
- Obiettivo: Impedire che un attacco informatico a un sistema amministrativo (IT) si propaghi ai sistemi di controllo industriali (OT).
- Patch management e aggiornamenti regolari
- Descrizione: Applicare costantemente patch e aggiornamenti di sicurezza a sistemi, firmware e software.
- Obiettivo: Chiudere le vulnerabilità note sfruttate dagli attaccanti.
- Best practice: Usare ambienti di test prima del deployment su impianti di produzione per evitare interruzioni operative.
- Monitoraggio continuo e rilevamento delle anomalie
- Descrizione: Implementare sistemi di monitoraggio in tempo reale per individuare comportamenti anomali o sospetti.
- Obiettivo: Rilevare rapidamente attività malevole come movimenti laterali, accessi non autorizzati o attacchi zero-day.
- Tecnologie: SIEM, IDS/IPS, sistemi MDR (Managed Detection and Response).
- Formazione del personale e cultura della sicurezza
- Descrizione: Educare dipendenti, tecnici e operatori industriali su minacce, phishing, accessi sicuri e uso corretto dei dispositivi.
- Obiettivo: Ridurre il rischio di errore umano, principale vettore di attacco secondo molti report (es. Verizon DBIR).
- Strumenti: simulazioni di phishing, corsi di cybersecurity, policy di sicurezza.
- Piani di risposta agli incidenti e disaster recovery
- Descrizione: Definire procedure chiare per reagire a incidenti informatici, minimizzando downtime e perdite economiche.
- Obiettivo: Garantire il ripristino rapido e sicuro dei sistemi industriali dopo un attacco, e dunque backup regolari.
- Contenuti: ruoli e responsabilità, canali di comunicazione, drill periodici, backup isolati (air-gapped).
Queste strategie, se integrate in un piano di cyber resilienza industriale, aiutano a proteggere sia l’infrastruttura IT che quella OT, garantendo continuità produttiva anche in scenari critici. Il mantra è sempre lo stesso “Investire in misure di sicurezza informatica adeguate è fondamentale” per proteggere le infrastrutture critiche, garantire la continuità operativa e salvaguardare la redditività aziendale.