sabato, Aprile 26, 2025

Backup dei propri progetti web spesso dimenticati

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Che si tratti di un blog personale, di un sito e-commerce o di un portale aziendale, eseguire backup regolari è una pratica essenziale per garantire la continuità del proprio progetto online. In caso di problemi tecnici, attacchi informatici o errori di aggiornamento, un salvataggio recente può fare la differenza tra il dover ripartire da zero e il recuperare rapidamente i dati e le funzionalità.

1Perché fare il backup di un progetto web:

Un sito non è soltanto una collezione di file HTML o di contenuti multimediali, ma un ecosistema complesso dove convivono database, impostazioni di configurazione e codice sorgente. Un singolo errore durante un aggiornamento del CMS (ad esempio WordPress, Joomla o Drupal) può provocare malfunzionamenti. Allo stesso modo, un attacco hacker o un semplice errore umano potrebbero alterare irreparabilmente pagine e archivi di dati. Effettuare regolarmente un salvataggio di tutti i file e del database significa poter ripristinare il sito, riportandolo esattamente allo stato in cui si trovava prima del problema.

2 – Tipologie di backup

  1. Backup manuale: consiste nel connettersi via FTP (File Transfer Protocol) o SFTP allo spazio hosting, scaricando localmente tutti i file del sito. In parallelo, si esporta il database tramite strumenti come phpMyAdmin o un pannello di controllo dedicato. Questo metodo permette un controllo completo, ma richiede tempo e attenzione, e può risultare scomodo se il sito è di grandi dimensioni o se i backup devono essere molto frequenti.
  2. Backup automatico tramite plugin o script: per i CMS più diffusi, esistono soluzioni specializzate che effettuano il salvataggio del sito in modo periodico. Nel mondo WordPress ne esistono numerosi. Questi plugin consentono di pianificare backup giornalieri, settimanali o mensili, salvando file e database in cloud (ad esempio su Dropbox, Google Drive o su servizi di hosting dedicati). Alcuni servizi di hosting, offrono già un sistema integrato di backup.
  3. Backup a livello di hosting: molti provider di hosting professionale mettono a disposizione funzionalità di snapshot o backup programmati. In questi casi, l’utente può controllare la frequenza dei salvataggi e lo spazio di archiviazione destinato ai restore point. Il vantaggio è che la procedura è trasparente: l’host si occupa del backup e, in caso di emergenza, basta un clic per ripristinare la versione desiderata.
  4. Backup in cloud: numerosi strumenti e servizi gestiti (come Cloud Backup di fornitori specializzati) permettono di salvare quotidianamente i dati del sito in infrastrutture remote. Grazie a funzionalità di crittografia e versionamento, questo approccio migliora la sicurezza, poiché il backup rimane al sicuro su un nodo differente dallo spazio hosting principale.

3 – Come strutturare un piano di backup efficace

  1. Frequenza: la cadenza dei salvataggi dipende dalla frequenza di aggiornamento dei contenuti. Per un sito che pubblica articoli ogni giorno, può essere utile un backup giornaliero. Per un e-commerce con ordini frequenti, meglio addirittura backup incrementali ogni poche ore. Per siti statici e raramente aggiornati, può bastare un backup settimanale o mensile.
  2. Ridondanza: un principio cardine della sicurezza è non tenere i backup soltanto nella stessa posizione del sito. Se il server hosting subisce un danno fisico o un attacco informatico, si rischia di perdere tutto. È consigliabile conservare copie su più soluzioni (per esempio un disco esterno locale e un servizio cloud).
  3. Test di ripristino: non basta generare backup. Gli esperti del settore, sottolineano quanto sia essenziale verificare di tanto in tanto la validità dei file salvati, provando a ripristinarli in un ambiente di prova. In questo modo si conferma che il backup è integro e utilizzabile in emergenza.
  4. Protezione e crittografia: se i dati contengono informazioni sensibili (ad esempio ordini, dati di pagamento, dati personali), è buona pratica proteggere i file di backup con password o tecniche di crittografia. In alcuni settori, come quello sanitario o finanziario, la conformità a normative specifiche (GDPR, PCI-DSS, ecc.) richiede ulteriori misure di sicurezza.

4 – I vantaggi di una strategia di backup ben definita

Una strategia di backup non è solo una polizza assicurativa contro i disastri. Avere una copia di sicurezza aggiornata può facilitare operazioni come la migrazione del sito da un provider a un altro, la creazione di un ambiente di staging per i test o persino il rollback di una modifica non soddisfacente. Inoltre, la sicurezza percepita dai clienti e dagli utenti finali aumenta se sanno che i loro dati non vanno persi in caso di crash del sistema. I downtime causati da attacchi o da problemi tecnici possono costare centinaia di migliaia di euro alle imprese, in termini di vendite mancate e danno reputazionale. Al contrario, chi adotta una routine di backup solida minimizza l’impatto di qualunque incidente e mantiene alta la qualità del servizio.

Secondo varie ricerche di settore, oltre il 60% degli utenti che subiscono la perdita completa dei dati di un sito senza avere un backup funzionante finisce per dover affrontare costi e tempi di ripristino notevoli, a volte insostenibili. Ecco perché la pianificazione di un backup costante e ben strutturato di qualsiasi progetto web non è da mettere in secondo piano rispetto ai salvataggi quotidiani delle proprie risorse informatiche.

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