In un contesto complesso, segnato dalle conseguenze dei cambiamenti climatici e dalle sfide macroeconomiche, il settore assicurativo si prepara a un rinnovamento radicale attraverso l’adozione di tecnologie emergenti. Questa trasformazione sarà la chiave per ridefinire la fiducia di consumatori e autorità regolamentari, favorendo risultati più veloci, produttività elevata e maggiore affidabilità. Ecco 10 trend che caratterizzeranno il 2025:
1. Quando valgono i nostri personali?
Nel 2025 emergerà il trend di offrire polizze più vantaggiose a chi sceglie di condividere dati personali (abitudini di guida, indicatori di salute o stili di consumo). Ma se da un lato ci saranno premi più bassi, dall’altro chi preferisce tutelare la propria privacy potrebbe pagare di più. Sarà cruciale il dibattito sul valore economico della riservatezza.
2. Dati sanitari nell’etere:
L’uso di dispositivi indossabili sarà sempre più diffuso. Funzioni come monitoraggi in tempo reale e rilevazione dello stress porteranno le compagnie a valutare i rischi sanitari con maggiore precisione. Tuttavia, la diffusione di questi apparecchi solleverà questioni legate all’etica dei dati e alla sicurezza dei consumatori, imponendo standard più rigorosi.
3. Efficienza prima di tutto:
Una volta superati gli investimenti e gli adeguamenti imposti dalle normative, le compagnie potranno dedicarsi all’uso estensivo dell’IA (inclusa quella generativa) per ottimizzare processi come sottoscrizione, pricing e detection delle frodi. L’adozione di queste tecnologie spingerà a un’interazione cliente centrica, con maggior efficienza nell’amministrazione dei bilanci, soprattutto nei rami danni che devono fronteggiare gli effetti di cambiamenti climatici ed economici.
4. Partnership strategiche ed ecosistemi:
Le compagnie collaboreranno con partner non convenzionali per offrire soluzioni integrate, come polizze casa che comprendono servizi di smart home. Questo permetterà di raggiungere nuovi segmenti di mercato e di fidelizzare ulteriormente la clientela. Le sinergie con provider tech diventeranno un motore di crescita essenziale.
5. Le nuove leve:
A causa dei pensionamenti di massa previsti entro i prossimi cinque anni, il 2025 vedrà il settore assicurativo impegnato a colmare le competenze mancanti. Serviranno professionisti specializzati, con un mix di capacità analitiche e conoscenze tecniche. L’intelligenza artificiale potrà supportare la formazione interna, aiutando a trasferire il know-how tra generazioni.
6. Disastri naturali:
Eventi catastrofici sempre più frequenti spingeranno le compagnie a ridurre la disponibilità di polizze in certe regioni. Ciò renderà complesse le transazioni immobiliari e potrà determinare la nascita di aree geografiche cosiddette “sottoassicurate”, con conseguenti effetti sul mercato immobiliare e sui costi di assicurazione.
7. Il pubblico in soccorso del privato per il rischio climatico:
Per far fronte ai rischi legati ai cambiamenti climatici, le compagnie collaboreranno con i governi per mitigare il protection gap, che si avvicina ai 2 trilioni di dollari. L’obiettivo sarà implementare soluzioni accessibili alle aree più vulnerabili, in un’ottica di prevenzione e sostenibilità.
8. Fiducia alla base:
Le compagnie dovranno rilanciare la fiducia per contrastare il rischio reputazionale e garantire la propria sostenibilità. Si ipotizza che un grande operatore globale introdurrà polizze “omni-policy”, basate sull’IA: un’unica soluzione assicurativa con un unico premio, in grado di coprire ogni ambito. Questa protezione globale, disponibile “always-on”, cambierà radicalmente il rapporto compagnie-clienti.
9. AI al centro:
Le imprese assicurative che operano nell’UE dovranno rispettare le nuove norme sull’intelligenza artificiale. Saranno necessari audit regolari sui modelli per assicurare trasparenza, equità e riduzione dei bias. L’IA “spiegabile” diventerà uno standard, specie nella sottoscrizione di polizze e nella gestione dei sinistri, per garantire la conformità e mantenere la fiducia del cliente.
10. Tariffe mirate:
Le compagnie più innovative sfrutteranno dati sintetici, combinandoli con fonti di mercato esterne, per migliorare le procedure di pricing. Questo consentirà di elaborare premi più competitivi e in linea con il rischio effettivo, assicurando un vantaggio rispetto ai player meno innovativi.